mercoledì 6 marzo 2013

Posted by Adespoto Posted on 13:48 | No comments

True story man

Ciao sono un telepate.

Dimmi pure caro telepate.

Pensa una cosa qualsiasi.

…..

Fatto?

Si!

Fragola!

Ok, ora pensane un’altra.

Fatto?

Si!

Mi prendi per il culo? Cos’hai un campo di fragole in testa?

 

Questo è quello che immagino succederebbe se qualcuno avesse questo innato potere, e volesse usarmi come cavia. Perché pensi solo a questo? Perché fai caso a tutte le fragole disegnate, viste, nominate, inscatolato, imbustate, qualsiasi cosa le ricordi, qualsiasi cosa inizi per Fra. Ora messo in chiaro che la mia vena eccentrica e gaia, non si è svegliata per un pois bianco su rosso, ma è una conseguenza. Perché se senti una tua amica, deve informarti che è stata fortunatissima, perché ha trovato il brick grande di succo di fragola, perché è raro, non si trova mai grande, solo piccolo, blablablabla.

 

Parlando di cose serie, ovviamente il blog permette di dire quello che vuoi, a chi vuoi che le ascolti, ma soprattutto a te stesso. Perché quando metto per iscritto quello che penso, posso realizzare meglio quello che provo. Rileggo quello che scrivo, lo rileggo più volte, non perché sia un eccentrico vanesio verbale, ma perché ne ho bisogno. Ho bisogno di leggere, non ho problemi di memoria, assolutamente. Di solito leggo libri, molti, tanti. Tendenzialmente sono libri di fantasia, sono libri che scuotono quei neuroni assopiti, chiamati immaginazione. Beh non ne ho più bisogno, il telepate ha scoperto cosa smuove la mia immaginazione.

 

Se sei fermo al semaforo con la macchina, vedi un uomo che da un bacio sulla fronte alla sua donna, e vedi attaccato alla gamba di lui un cappottino bordeaux con un cappellino bianco con un fiore, dei capelli castano scuro che ne escono e uno zainetto di qualche principessa moderna (ovviamente sarei all’antica), immediatamente i tuoi neuroni impazziscono, corrono all’impazzata nella miriade di scenari presenti, esercitano forza, ti distolgono dal momento in cui ti trovi e cambi la scena

BOOM

non sei più in macchina, sei in una strada in salita, con un muretto e prendi in braccio quella tua piccola e la metti sul muretto, poi avvicini quella tua grande, e le metti accanto e dici: “ti avevo promesso che ti avrei amato più di ogni cosa esistesse sulla terra e al di fuori di essa, devo dirti la verità, ho mentito in parte. C’è un ex aequo.”

-PEEEE PEEEE-

Sei fermo al semaforo, che è ridiventato giallo, e poi rosso, e sei contento sia rosso, perché ti aiuta a ricominciare, o forse la usi solo come scusa per non smettere mai di sognare.

 

- AOH! GUARDA CHE SO SOLO 3 I COLORI DER SEMAFERO, CHE ASPETTI ER FUCSIA?-

Dice il motociclista che ha perso il turno.

E tu, torni alla realtà, quella in cui ogni cosa è abbastanza grigia, il tempo è brutto. Fai la tua strada arrivi tardi per quella sfilza di rossi, ti fermi a fare benzina, mandi un sms, posteggi, la incontri, la fissi, le chiedi come ti sei vestita? e lei perché? tralasci, ma non puoi smettere di fissarla. Ti fa “che c’è?” – “vorrei dire al motociclista che il fucsia l’ho atteso, e lo aspetterò, fosse anche davanti ad un semaforo di tre colori base”- falso dici solo "”mi piaci”.

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